Descrizione
Pietre d’acqua, il simposio di scultura in granito proposto dall'Ecomuseo della Valsugana e diretto da Paolo Dolzan, vuole riannodare il filo di una tradizione perduta recuperando saperi antichi e restituendoli attraverso il linguaggio dell’arte. Le opere degli artisti ospitati rimangono lungo le sponde del torrente Chieppena integrandosi nel paesaggio e costituiscono tanti tasselli di un piccolo museo a cielo aperto che si offre allo sguardo di quanti ripercorrono la nostre via d’acqua, assieme al ricordo di chi seppe vivere il territorio ricavandone il necessario sostentamento con capacità e impegno tali da rappresentare una piccola eccellenza trentina.
Il territorio è stato rinomato, fino alla seconda metà del Novecento, per l’abilità degli scalpellini, principalmente di Villa, oggi frazione di Castel Ivano, impegnati nell’estrazione e nella lavorazione degli ostici graniti di Cima d’Asta. Un mestiere che ha trovato i propri ultimi testimoni nella cooperativa attiva fino alla grande alluvione del 1966, quando il torrente Chieppena, da sempre riottoso nei propri argini, riversò in paese un autentico fiume di quei sassi che avevano fino ad allora garantito il pane a tante famiglie della zona.
A ricordo della perizia degli scalpellini rimane, oltre al parco, il bel campanile della parrocchiale della Madonna della Mercede di Agnedo, eretto tra il 1881 e il 1895 su disegno di Eugenio Prati che ne sorvegliò personalmente la costruzione.